I fornitori di soluzioni SaaS devono far fronte ad attacchi informatici
Contrariamente alle aspettative, il periodo dei Giochi Olimpici è stato meno movimentato in termini di incidenti informatici, ma da allora abbiamo assistito a un’impennata degli attacchi informatici, in particolare agli host di soluzioni SaaS. Queste infrastrutture, spesso complesse e distribuite su più data center, sono diventate un obiettivo primario per i criminali informatici. Tuttavia, i clienti aziendali hanno l’impressione errata che il passaggio al SaaS li protegga automaticamente dai rischi. Ma non è così…
Le specificità degli attacchi ai provider di hosting SaaS
I provider di hosting SaaS gestiscono sistemi complessi in cui molte aziende condividono la stessa infrastruttura. Questa condivisione aumenta i rischi in caso di attacco: un singolo punto di accesso vulnerabile può colpire decine o addirittura centinaia di aziende clienti. Le conseguenze sono spesso catastrofiche: perdita di dati, paralisi dell’attività e un calo significativo del fatturato.
Una delle principali sfide per i provider di hosting è la difficoltà di rispondere a tutti i clienti colpiti nello stesso momento. Quando l’infrastruttura che ospita migliaia di clienti viene compromessa, l’host è spesso sopraffatto dalla gestione della crisi. I team tecnici non solo devono ripristinare i propri sistemi, ma anche rispondere alle richieste urgenti dei clienti. Questo può ritardare la ripresa dell’attività per alcune aziende, aggravando le perdite.
Gli attacchi informatici ai provider SaaS seguono generalmente uno schema preciso:
- Infiltrazione: l’attaccante sfrutta una vulnerabilità di sicurezza o un account utente compromesso.
- Escalation dei privilegi: l’intruso prende il controllo di un account con maggiori diritti per accedere a informazioni sensibili.
- Lateralizzazione: l’attacco si diffonde all’intera infrastruttura, colpendo i dati dei clienti finali.
- Crittografia e distruzione: i dati di produzione vengono crittografati e i backup vengono distrutti, rendendo impossibile il ripristino senza un intervento esterno. A questo punto gli aggressori inviano le loro richieste di riscatto.
Le aziende vittime si trovano bloccate, incapaci di recuperare i propri dati o di riprendere le proprie attività senza l’assistenza di specialisti.
Assistenza tecnica e gestione delle crisi
In questo tipo di situazione, i fornitori di hosting SaaS devono essere ben preparati. Purtroppo, alcuni scoprono in ritardo che i documenti della propria infrastruttura sono stati criptati, rendendo il ripristino dei sistemi ancora più complesso. A quel punto devono ricorrere a team di esperti per salvaguardare i dati rimanenti e organizzare una risposta rapida.
Inoltre, è essenziale una gestione trasparente della crisi. È importante che gli hoster comunichino efficacemente con i propri clienti per tenerli informati sulle fasi di recupero in corso. È possibile rivolgersi a società specializzate nella gestione delle crisi per supportare questa comunicazione e aiutare a coordinare gli sforzi.
La risposta di Databack agli attacchi informatici ai provider di hosting
Quando Databack risponde a un attacco, adottiamo un approccio metodico per ripristinare i sistemi il più rapidamente possibile:
- Raccolta dei supporti di dati : iniziamo identificando e recuperando i supporti contenenti i dati critici, siano essi dati di produzione o backup. Questa fase è essenziale per garantire che tutte le risorse siano disponibili per un rapido ripristino.
- Analisi e Proof of Concept (POC) : una volta in possesso del supporto, effettuiamo un’analisi dettagliata per determinare se il ripristino è possibile. Viene eseguita una prova di concetto (POC) per garantire che i dati possano essere ripristinati senza perdite.
- Industrializzazione del processo di ripristino : una volta convalidato il POC, automatizziamo il processo di ripristino su larga scala. Questo ci permette di ripristinare rapidamente una grande quantità di dati, riducendo al minimo i tempi di inattività per i clienti finali.
- Ripristino degli ambienti di produzione: le macchine virtuali di produzione vengono ripristinate per i clienti in ambienti sicuri. Utilizziamo “zone bianche” o sandbox per verificare che i dati ripristinati siano sani e non contengano tracce dell’attacco.
Questo metodo garantisce che i clienti aziendali possano riprendere le loro attività senza dover pagare un riscatto.
Raccomandazioni per i clienti aziendali
Le aziende che utilizzano soluzioni SaaS devono essere vigili e non affidarsi completamente al fornitore di servizi per la sicurezza dei propri dati. Anche loro hanno un ruolo importante nella prevenzione dei rischi e nella garanzia di poter recuperare le informazioni in caso di incidente.
È fondamentale controllare regolarmente i contratti con i fornitori di hosting SaaS, assicurandosi che includano solide garanzie sul backup e sulla sicurezza dei dati. L’ANSSI raccomanda di valutare rigorosamente le offerte cloud prima di impegnarsi. Per i sistemi sensibili, è consigliabile optare per soluzioni qualificate come SecNumCloud, che garantiscono livelli di sicurezza più elevati. Queste soluzioni devono consentire di effettuare audit regolari, in particolare per verificare dove vengono archiviati i dati e i tipi di protezione applicati.
Inoltre, le aziende dovrebbero sempre conservare i backup locali dei dati più critici. In caso di perdita o di attacco all’infrastruttura SaaS, questi backup consentono un ripristino rapido e indipendente, limitando così l’interruzione dell’attività. Questa precauzione è ancora più utile quando i backup ospitati dal fornitore di servizi sono anch’essi bersaglio di un attacco.
È inoltre fondamentale effettuare regolari controlli di sicurezza per valutare le pratiche dell’host e verificare che i sistemi di accesso, i permessi e le politiche di sicurezza siano applicati correttamente e conformi alle raccomandazioni attuali.
Infine, sensibilizzare e formare i team interni sulle buone pratiche di sicurezza informatica è una misura essenziale. Tra queste, la vigilanza sulle e-mail sospette, l’utilizzo dell’autenticazione a più fattori e la gestione rigorosa degli accessi privilegiati per evitare qualsiasi compromissione accidentale dei dati.
Conclusione: Proteggi i tuoi dati, anche nel SaaS
Sebbene le soluzioni SaaS offrano molti vantaggi, non offrono una protezione totale contro gli attacchi informatici. Le aziende devono essere consapevoli dei rischi e adottare le misure necessarie per proteggere i propri dati. Databack è a disposizione per aiutarle a gestire queste crisi, offrendo soluzioni pratiche per recuperare i dati in modo che le aziende possano tornare a funzionare rapidamente e in tutta tranquillità.
24 Ottobre 2024